WHO, WHAT, WHEN, WHERE, WHY | An agency built around the 5 W's, the timeless secret to effective communication

Outside In – Rankin & Associazione MonteNapoleone 21–27 09/16

A settembre, in occasione della settimana della moda donna, il fotografo inglese Rankin porterà a Milano una mostra in Montenapoleone, la via più famosa della città. Intitolata Outside In, sarà una mostra a cielo aperto per presentare un nuovo ed esclusivo lavoro. Giocando sull’idea di portare fuori quello che è dentro, Rankin utilizza il suo caratteristico sense of humour per sviluppare un concept originale.
La mostra è promossa dall’Associazione MonteNapoleone, che rappresenta ad oggi centoquaranta Global Luxury Brands, tra le realtà più importanti al mondo, e come sostiene Guglielmo Miani, Presidente dell’Associazione: “E’ davvero un onore ospitare un eclettico fotografo come Rankin con un lavoro creato espressamente per noi. Ancora una volta celebriamo la moda e promuoviamo iniziative culturali che hanno il pregio di portare l’arte fotografica nel cuore della città”.
Una serie di ritratti di modelle all’interno di box bianchi punteggerà via Montenapoleone, considerata nel mondo una delle principali vie della moda internazionale, un gioiello per la città e un punto di riferimento per la settimana della moda. L’effetto sarà quello di un’illusione, un trompe l’oeil. Un gioco di prospettive, in cui ogni modella viene immortalata all’interno di una vera e propria scatola. Il risultato sono fotografie eccezionali che mettono in risalto, ogni volta, una personalità diversa. Outside In sarà un viaggio nello spettro delle emozioni umane, che permette, mettendo in luce i sentimenti, mentre si percorre la celebre via, di andare oltre la superficie. Ironicamente, dice, sarà come l’aver “messo in mostra se stessi”.

Rankin ha fotografato tutti, David Bowie, Madonna e persino la Regina di Inghilterra; il co-fondatore di Dazed&Confused è entusiasta di presentare questo nuovo concept a Milano: “Nessun biglietto da pagare, niente code, nessuna sensazione di essere tagliati fuori dal mondo. E’ lì, accessibile a tutti, 24 ore su 24. Per quelli che sono in giro per lo shopping e per i turisti durante il giorno, per la gente che vive di notte, per i ritardatari e gli ultimi in piedi fino all’alba, sarà tutto puramente soggettivo. Mondi all’interno di mondi all’interno di mondi”.

Attraverso il nuovo progetto fotografico Rankin esprime la propria personalità, quella di un creativo “untaggable”. La stessa prospettiva è quella che Audi e Vogue Italia affronteranno in occasione del talk #UNTAGGABLE TALENT, che avrà luogo il 22 settembre a Palazzo Morando. Prendendo spunto dall’hashtag che definisce anche il nuovo SUV-coupe’ Audi Q2, che sarà introdotto in Italia ad inizio novembre, l’appuntamento porterà attorno allo stesso tavolo alcuni tra i profili meno “catalogabili” del nostro tempo. Personaggi estremamente versatili che sostengono con successo diverse attività imprenditoriali allo stesso tempo fornendo una chiara evidenza dell’esistenza di una tendenza alla cross-disciplinarietà, in auge oggi, soprattutto nel fashion system, ma destinata ad influenzare il mondo delle professioni di domani.

ITALIAN YACHT DESIGN CONFERENCE: CHI PROGETTA VINCE

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Il 16 giugno al Politecnico di Milano si è tenuta la prima edizione di ITALIAN YACHT DESIGN CONFERENCE, grande convegno sul design nautico organizzato da AsProNaDi e POLI.design con la partecipazione dei migliori progettisti navali italiani ed esteri.

E’ stata l’aula dedicata ai fratelli Castiglioni presso il Politecnico sede Bovisa di Milano ad ospitare la prima edizione della ITALIAN YACHT DESIGN CONFERENCE, grande convegno dedicato al progetto di imbarcazioni per la nautica da diporto. Hanno partecipato alcuni dei migliori designer e imprenditori del settore. L’organizzazione era a cura di AsProNaDi e Poli Design. Silvia Piardi in qualità di direttore del dipartimento di design della università milanese ha dichiarato: “Sono contenta della bella collaborazione tra noi e l’associazione dei progettisti del settore. Il design si conferma centrale anche in un settore complesso come quello della nautica. La barca è un oggetto in cui bisogna esprimere diverse attitudini”. Giovanni Ceccarelli, presidente di AsProNaDi ha ribadito il valore della ricerca e dell’innovazione: “La platea ricca di studenti ci dimostra come il nostro settore sia in fermento. Mi aspetto contaminazioni tra il mondo della vela e del motore, non solo per le carene di cui abbiamo molti esempi, anche il foiling reinterpretato per le barche a motore per aumentare il comfort e ridurre i consumi. Stiamo vivendo un momento di fermento simile solo ai magici anni sessanta che hanno dato un carattere alla nautica e creato un pubblico per il made in Italy”.

Tra gli interventi dei numerosi relatori da segnalare quello dell’imprenditore Massimo Perotti, presidente dei cantieri Sanlorenzo: “In tutta la mia attività di manager e imprenditore ho sempre creduto nel design come motore dello sviluppo e del mercato e ho sempre cercato l’innovazione sia tecnologica sia funzionale. La crisi ha cambiato il mercato: oltre alla gamma costruita sui nostri valori storici stiamo lavorando a imbarcazioni innovative che vanno verso le nuove esigenze dei clienti, che adesso dimostrano passione e voglia di vivere il mare. Meno show off, più navigazione. Meno consumi, più comfort e navigazioni a lungo raggio”.

Hanno impressionato il pubblico gli interventi di Chris Bangle, designer di BMW che sta lavorando nel settore nautico e ha svelato alla platea come molte suggestioni delle forme delle auto arrivino proprio dal mondo delle barche: “Chi crede che le auto siano carrozze senza cavalli sbaglia… – ha affermato – sono in realtà barche rovesciate. Contenitori con una forma unica” e quello dell’architetto Gianni Zuccon, un veterano della progettazione che ha detto: “Non c’è design senza amore ed entusiasmo per il progetto”.

Nell’ambito della giornata di lavori è stata presentata la gara per tesi di laurea Diporthesis, dedicata ai giovani progettisti e ideata da AsProNaDi, il cui regolamento verrà presentato nei prossimi giorni e che si concluderà durante il Salone Nautico a Genova, dove verranno ospitati i lavori anche grazie alla collaborazione di UCINA.

Il convegno è stato possibile anche grazie al supporto di Boero YachtCoatings, fornitore per ogni tipo di imbarcazioni di vernici di alta qualità. Visto il successo di questa prima edizione AsProNaDi e Poli Design stanno già lavorando alla seconda edizione.

SONO INTERVENUTI:

“INNOVAZIONE, FIRMA E MARKETING” (sessione del mattino)
Chris Bangle – Chris Bangle Associates
Luca Bassani – Wally Yacht
Maurizio Navone – Navone Associati
Gianguido Girotti – Bènèteau
Lorenzo Argento – Lorenzo Argento Design
Gianni Zuccon – Zuccon International Project
Massimo Perotti – Sanlorenzo

moderava Antonio Vettese

“NUOVE FORME E DIMENSIONI, NUOVO COMFORT” (sessione del pomeriggio)
Giovanni Ceccarelli – Ceccarelli Yacht Design
Franco Gnessi – Dynaship Yacht Design
Marco Belloli – ingegnere Politecnico Milano
Luca Dini – LUCA DINI Design & Architecture
Massimo Paperini – Duck Design
Aldo Cichero – Studio Cichero
Luis Felipe Rocco – designer
Umberto Felci – Felci Yachts
Andrea Vallicelli – Vallicelli Design

moderava Andrea Ratti

YACHTS&GENTLEMEN. Grandi barche e grandi uomini che hanno scritto la storia della nautica.

La mostra fotografica YACHTS&GENTLEMEN, allestita nel chiostro di Palazzo Borromeo d’Adda in via Manzoni 41 a Milano, racconta la storia di alcune grandi barche e dei loro armatori che hanno lasciato il segno nella memoria degli appassionati del settore e non solo. L’iniziativa, ideata e realizzata dall’Associazione Montenapoleone, si inserisce nel calendario della manifestazione MonteNapoleone Yacht Club & Unique, in programma dal 16 al 22 maggio con il patrocinio del Comune di Milano. Il titolo della mostra YACHTS&GENTLEMEN persegue l’obiettivo di descrivere lo stretto rapporto tra armatore, designer e costruttore che porta a grandi risultati, a prodotti che non invecchiano, che scrivono la storia.

La nave, che in molti ricordano, quella che ha fatto scoprire al grande pubblico il piacere del mare, è il Christina di Aristotele Onassis, frequentata dai potenti del mondo. Se il Christina è stato protagonista per mondanità, altri yacht lo sono stati per innovazione e per le idee che hanno sviluppato. Come Nabila di Adnan Khashoggi, disegnato da Bannenberg o Stealth di Gianni Agnelli, una imbarcazione, disegnata da German Frers, che ha segnato un confine tra il vecchio modo di andare per mare e il nuovo, fatto di stile, tecnologia e velocità. Oltre agli uomini famosi, ci sono però anche armatori poco noti nel mondo della nautica, come il gallerista newyorkese Arnold Glimcher, il primo a superare il milione di dollari nella vendita di un’opera di un artista vivente con Three Flags di Jasper Johns, proprietario di Ghost disegnato da Luca Brenta e Lorenzo Argento. Anche le dimensioni hanno avuto un ruolo importante, in una crescita un po’ folle che ha reso le barche difficili da condurre, al punto che c’è chi, pur avendo sfiorato il limite massimo, ha scelto di ridurre le misure per sentire il mare più vicino. Il più grande yacht attualmente navigante è Azzam: 180 metri per 94 mila cavalli installati. La sua linea estetica è stata ideata da Nauta Yachts, studio con sede milanese.

Gran parte delle foto della mostra sono di Carlo Borlenghi, fotografo noto in tutto il mondo per il suo gusto e la sua bravura nel cogliere momenti e atmosfere. La mostra è curata dal giornalista e scrittore esperto di nautica Antonio Vettese.

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IL PASTIFICIO RUMMO TORNA A CIBUS PIU’ FORTE DI PRIMA E LANCIA LA PASTA GLUTEN FREE

Forte dei prestigiosi riconoscimenti recentemente ricevuti, il pastificio beneventano affronta alla grande la sfida con la più importante manifestazione mondiale dedicata al settore agroalimentare lasciandosi alle spalle il periodo difficile causato dall’alluvione che lo ha colpito lo scorso ottobre. E lancia una pasta senza glutine che non teme confronti con la pasta tradizionale.

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Alla 18° edizione di Cibus (9-12 maggio 2016), vetrina omnicomprensiva mondiale dell’offerta agroalimentare e delle tendenze del settore, l’attenzione al pastificio beneventano Rummo è altissima dopo la totale ripresa della produzione interrotta dalla pesante alluvione subita a metà ottobre 2015. Ed anche per i numerosi riconoscimenti recentemente ricevuti:

– 1° posto nel test comparativo fra i maggiori produttori di pasta secca della rivista “Il Test – Salvagente” di febbraio (vedi comunicato dedicato)

– 1° posto al Premio Food 2016 nella categoria “Primi piatti” (miglior innovazione di prodotto) e 3° posto nella categoria packaging, vinti entrambi con la pasta senza glutine

– vincitore Quality Award 2016 nella categoria Pasta e Pasta senza glutine, un premio assegnato se più del 60% del panel dà riscontro positivo

– premio “ImpresAmica” di Konsumer Italia, associazione per la difesa dei diritti dei consumatori, per le imprese “amiche” dei consumatori perché attente all’ambiente, al territorio, all’innovazione sostenibile.

Solo vantando una tale esperienza di qualità ed eccellenza, RUMMO poteva presentare una pasta senza glutine che non teme confronti con la pasta tradizionale. Grazie alla pasta RUMMO GLUTEN FREE celiaci ed intolleranti, ma anche sportivi, hanno oggi l’opportunità di gustare un piatto di pasta senza rinunciare al gusto e al piacere. Tenace e gustosa come una pasta tradizionale, esalta ogni condimento in quanto è l’unica sul mercato trafilata al bronzo. Disponibile in sei formati – Spaghetti n. 3, Linguine, Fusilli, Mezzi Rigatoni, Penne Rigate e Stelline – è prodotta senza OGM, con riso integrale, mais bianco e giallo, è facile da digerire e consente un naturale apporto di fibre.

Nella gamma di nuovi prodotti dedicati agli amanti del binomio “bontà e salute”, Rummo alla 18° edizione di Cibus propone anche la sua linea di pasta biologica integrale composta da sei formati: Spaghetti, Fusilli, Penne Rigate, Radiatori, Elicoidali e Farfalle. Una selezione esclusiva dei prodotti Rummo, tra i quali i sughi e pesti prodotti solo ed esclusivamente per i mercati esteri, è in degustazione nel rinnovato e più ampio stand C046 al padiglione 6, cucinati dallo chef Riccardo Carnevali e accompagnati da vini del Sannio.

TEIKNA DESIGN PER MOLINI DI VOGHERA

COVER brochure Farina OltrepòPer la realizzazione della nuova brochure dedicata alla Farina Oltrepò di Molini di Voghera ho coinvolto Teikna Design, una struttura specializzata in brand identity, fondata e diretta da Claudia Neri.

Partendo dal progetto, dal design, Teikna Design affronta tutti gli aspetti dell’identità: il marchio, il sistema o brand architecture, l’editoria, il web.

Fondazione Pasquinelli cinque anni di progetti culturali per l’arte e la musica con particolare attenzione al sociale

logoFPLa Fondazione Pasquinelli, impegnata fin dalla sua creazione a sostenere progetti culturali per l’arte e la musica con una costante attenzione al sociale, nasce nel 2011 per onorare la memoria di Francesco Pasquinelli, imprenditore milanese con una forte passione per la cultura, una profonda conoscenza della musica e dell’arte, di cui fu attento collezionista. L’ispiratrice di questo percorso è Giuseppina Antognini, sua compagna di vita, svizzera originaria di Torre Val Blenio, ma milanese da quarant’anni.

La Fondazione persegue finalità di solidarietà sociale nell’ambito della beneficenza, dell’educazione, dell’istruzione, della cultura con particolare riguardo alla musica ed alla pittura, rivolgendosi soprattutto ai giovani e agli anziani, che si trovano in situazioni di svantaggio fisico, psichico, economico, sociale o familiare, e che per doti o propensioni risultano meritevoli di assistenza ed aiuto anche materiale.

La sede, in corso Magenta 42, è stata inaugurata nel settembre 2013, nei locali dove la famiglia Pasquinelli visse.

Le aree di intervento si sviluppano nel campo della musica, dell’impegno sociale e dell’arte e i principali progetti sostenuti in questi anni di attività sono:
MUSICA. Nel campo musicale la Fondazione si propone di essere attiva nel ricordo del Maestro Pasquinelli, valente concertista nella sua giovane età e di fare proprio il pensiero del Maestro Claudio Abbado: fare musica insieme, è di fatto la più efficace educazione alla vita comunitaria, al rispetto, alla disciplina, e soprattutto all’ascolto reciproco.

– Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili in Italia
La Fondazione sostiene e ospita a Milano, negli spazi di Corso Magenta, il presidio lombardo del Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili in Italia, fortemente voluto dal Maestro Abbado, per promuovere la cultura musicale secondo un progetto integrato. In quest’ambito, nel 2013 è stata fondata la PYO – Pasquinelli Young Orchestra per bambini dagli 8 ai 12 anni. Il Sistema è ispirato al modello operativo da oltre 35 anni in Venezuela, fondato da José Antonio Abreu, che ha riscosso i più grandi successi come sistema sociale integrato di formazione musicale che emancipa i giovani dalla strada e dalla criminalità, offrendo loro un’occasione di riscatto con la possibilità gratuita di accedere alla cultura Fondazione Pasquinelli condivide con il Sistema la finalità di promuovere, anche tramite iniziative didattiche interdisciplinari, la conoscenza della musica, delle arti e della cultura quali fattori di sviluppo sociale e di dialogo tra gli individui. Anche in Italia si è sviluppata la volontà di dare inizio a una nuova stagione di rinnovamento sociale basato sulla fondamentale esperienza della musica.

http://www.sistemalombardia.eu/

– Fondazione Antonio Carlo Monzino
La Fondazione ospita in comodato la sede della Fondazione il cui principio ispiratore è il diffondere l’apprendimento della musica, fin dall’infanzia, come insostituibile componente formativa nella nostra educazione per la funzione che la conoscenza del linguaggio e la pratica musicale, possono svolgere nell’ambito dello sviluppo cognitivo e comportamentale della persona. Sul piano relazionale, fare musica, favorisce l’autostima, la comunicazione non verbale, l’aggregazione sociale e multiculturale, consente la prevenzione ed il recupero dal disagio esistenziale, anche nell’ambito di patologie degenerative gravi

IMPEGNO SOCIALE. Fondazione Pasquinelli è particolarmente sensibile ai problemi sociali e culturali del proprio tempo e dedica speciale attenzione ai giovani e agli anziani, categorie maggiormente esposte alle variazioni del contesto economico ed occupazionale.
La scelta di occuparsi di giovani e anziani e delle possibili linee di azione nei loro confronti nasce da un’attenta considerazione del territorio lombardo, ambito sociale in cui la Fondazione opera.
In questo contesto, la Fondazione si pone come presenza attiva, responsabile, concreta nella volontà di mettere a disposizione risorse per la realizzazione di iniziative che rispondano ai bisogni sociali oggi così presenti.

– Università Bocconi
Sostiene dal 2011, annualmente, dieci borse di studio biennali a studenti meritevoli, provenienti da famiglie con basso reddito, i quali, oltre ad un ottimo curriculum scolastico,
abbiano comprovati interessi in ambito artistico, culturale e sociale, e che intendono frequentare il Corso di Laurea Magistrale.

– Associazione Chiamale Storie
Con un approccio interdisciplinare, amalgamando insieme le esperienze proprie delle arti visive e dei nuovi media, la Fondazione sostiene il progetto MEMOMI, un museo virtuale, realizzato tramite “la televisione della memoria”, una web tv accessibile liberamente, proponendo tanti canali quante sono le vie d’accesso alla conoscenza di Milano: personaggi, luoghi, istituzioni, storia, spettacolo, cultura. La documentazione storica è il frutto del lavoro di rete tra archivi, musei, istituzioni e fondazioni, con una particolare attenzione rivolta alle scuole e agli insegnanti, per creare palinsesti dedicati alle lezioni del giorno dopo.

– Accademia del Teatro alla Scala
Fondazione Pasquinelli si impegna a sostenere i capitoli di attività contenuti nel progetto “Un patrimonio da tramandare. A Scuola di Scala” che, strutturato in un percorso triennale, intende contribuire in maniera sostanziale a garantire la diffusione del patrimonio artistico e artigianale del Teatro alla Scala presso le nuove generazioni. Per il 2015 – 2016 è in corso la Masterclass: “La Scala dei Costumi – La tradizione secolare del Teatro alla Scala”.

– Ultrafragola
La Fondazione sostiene la prima web TV dedicata all’arte, alla cultura e al design in Italia.

– Piccolo Teatro di Milano
“Mai come in questo momento il teatro – così come la musica e l’arte – hanno bisogno di essere trasmessi come valori e bagaglio culturale alle nuove generazioni, soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione utilizzati dai giovani”. Con queste parole Giuseppina Antognini, presidente della Fondazione Pasquinelli, ha commentato la decisione di sostenere la web tv del Piccolo Teatro di Milano che, attraverso internet, “diffonde contributi culturali che il teatro produce durante le proprie stagioni”.

– Associazione Sulleregole
La Fondazione sostiene il progetto dell’Associazione Sulleregole, che nasce dall’incontro con Gherardo Colombo che, lasciata la magistratura, si è voluto impegnare a stimolare la riflessione sul senso della giustizia, sulla conoscenza della Costituzione e sul rispetto della legalità, valendosi anche di una ininterrotta serie di incontri che hanno coinvolto soprattutto i giovani (oltre alla significativa presenza quotidiana nelle scuole, nel 2014 l’evento pubblico ha visto collegati in streaming 130 teatri, presenti 24.000 studenti), sul presupposto che proprio l’approfondimento di questi temi contribuisca a modificare l’atteggiamento negativo che tanti hanno nei confronti delle regole. “Se i cittadini non comprendono le regole essi tendono ad eludere le norme quando le vedono faticose e a violarle quando non rispondono alla loro volontà. Perché la giustizia funzioni fuori e dentro i tribunali, perché ci sia giustizia è necessario che cambi tale rapporto”. Il percorso che Gherardo ha intrapreso si fonda sulla convinzione che la direzione sia indicata dal riconoscimento reciproco, che si sostanzia nel rispetto della dignità della persona, di qualunque persona in quanto tale, direzione che peraltro segue la via tracciata in tal senso dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Ciascuno di noi è chiamato a contribuire alla sua realizzazione, nel suo quotidiano, nella sua famiglia, nel suo lavoro, nella sua scuola, fiducioso e consapevole del fatto che un così profondo cambiamento culturale non può essere attuato a breve termine. E la Fondazione desidera partecipare al sostegno di tale cambiamento culturale.

– Basilica Santa Maria delle Grazie, Milano – Lezioni di storia
Un ciclo di lezioni dal titolo “ISLAM E OCCIDENTE” che nasce dall’intenzione di raccontare un confronto millenario di culture e religioni. Non solo guerre e scorribande ma anche molteplici occasioni di scambi fecondi e amichevoli. Un modo per sottrarci ai pregiudizi alimentati dalla strategia comunicativa dei moderni terroristi e diffusi da chi specula sulle nostre paure.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Milano, ideata e progettata dagli Editori Laterza in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera e i Padri Domenicani del Centro culturale “Alle Grazie”, realizzata con il sostegno della Fondazione Pasquinelli e di Rodrigo Rodriquez.

– Associazione Cani Dentro Onlus
Svolge specifica attività che si avvale degli Interventi Assistiti con gli Animali per apportare un contributo di benessere al mondo della sofferenza in generale, con lo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone con disagi sociali, psichici o fisici attraverso la presenza del cane e la relazione con lui.
Con il sostegno della Fondazione, si sono così sviluppati tre progetti con destinatari:
• ragazzi ospiti della Comunità psichiatrica protetta Cascina Cantalupa, dell’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano
• anziani ospiti in una residenza protetta a Malnate (VA)
• carcerati, progetto Cani Dentro, Carcere di Bollate.

– Start Cup
Ha sostenuto l’iniziativa promossa dal sistema universitario lombardo, per stimolare e accompagnare le start-up imprenditoriali di giovani laureati e ricercatori.

ARTE. Nel campo artistico, la Fondazione si propone di intervenire soprattutto nel solco degli interessi di Francesco Pasquinelli, importante collezionista di arte visiva italiana e internazionale del ‘900. Sarà questo l’ambito temporale privilegiato di intervento della Fondazione, esercitato principalmente in due aree:
– la divulgazione della conoscenza del patrimonio artistico, attraverso l’organizzazione in prima persona di mostre ed esibizioni di opere di primaria importanza, di conferenze e piccoli convegni dedicati alle opere esposte, e – più in generale – di attività volte alla pubblicizzazione di quanto esibito;
– in linea con l’attenzione ai giovani delle altre attività della Fondazione, sarà inoltre dato particolare rilievo al mondo giovanile in due direzioni:
− l’incoraggiamento alla creatività delle giovani generazioni, con il finanziamento di nuove opere che possano contribuire a ridecorare il panorama urbano;
− la formazione, attraverso iniziative didattiche e ludiche – dedicate in particolare al mondo della scuola primaria – in parallelo con l’attività musicale.

– Arte in una stanza
Una prima sezione è quella che riguarda l’arte quale stimolo per una riflessione e apertura dell’animo al bello: da qui nasce il ciclo di mostre L’arte in una stanza che risponde al desiderio, non solo divulgativo, di raggiungere un pubblico giovane nel quale stimolare interesse e curiosità anche attraverso iniziative formative. L’apertura di uno nuovo spazio espositivo è un altro regalo alla città di Milano nel piano delle attività della Fondazione Pasquinelli e il ciclo di mostre rappresenta l’elemento di continuità con l’amore per l’arte coltivato durante tutta la vita da Francesco Pasquinelli. Nel periodo delle sette esposizioni, che si susseguiranno in primavera e in autunno fino al 2017, verranno mostrate al pubblico le preziose opere che Pasquinelli aveva collezionato e che sono ora di proprietà di Giuseppina Antognini, sua compagna ed erede e presidente della Fondazione. Non si può non riconoscere nel progetto – condividere con i concittadini, e non soltanto una passione privata – una tradizione molto civile anche tipicamente milanese che ha visto importanti famiglie offrire generosamente alla città e ai suoi abitanti luoghi e opere d’arte di grande ricchezza e valore.

– Street Art
La valorizzazione di sinergia tra arte e dialogo sulle regole ha contribuito a ideare e realizzare il progetto “Writers on writing” (maggio 2015) di riqualificazione urbana, che vede operare tre writers che hanno rappresentato figurativamente, su una porzione del muro perimetrale di uno storico centro sportivo a Milano, la relazione tra arte, strada, sport e legalità, con affiancamento di testi che evidenziano il connubio sport e legalità, predisposti dall’Associazione Sulleregole. Da qui, poi, una nuova esperienza dedicando una mostra personale nei propri spazi all’artista KayOne che si è proposto per “…portare l’energia della strada in una casa della borghesia illuminata milanese..” attraverso una riflessione sui “Moti dell’animo”.

– Didattica
La sezione didattica, dedicata a un pubblico dai 6 ai 10 anni, offre ai bambini la possibilità di avvicinarsi all’arte del Novecento divertendosi, con l’organizzazione, per le scuole primarie e per bambini con le famiglie, di visita alle opere delle mostre “Arte in una stanza” e la realizzazione di laboratori creativi.

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FRATELLI LA BUFALA FESTEGGIA UN ANNO DELLE SUE DOGGY BAG

In Francia da pochi giorni è legge: per dimezzare entro il 2025 lo spreco alimentare il governo francese ha imposto ai ristoranti con più di 180 coperti di fornire ai loro clienti la “doggy bag”, sacchetto nel quale si possono raccogliere gli avanzi del pasto consumato al ristorante, da portare a casa per il cane o per il proprio consumo.

Ma la Francia non è il solo stato all’avanguardia. Anche nel nostro Paese dove in media ogni italiano getta nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari all’anno, ci sono realtà che pur senza l’imposizione dello Stato si sono già organizzate per venire incontro a quei sei italiani su dieci, che, secondo i dati di Coldiretti, stanno sensibilmente cambiando abitudini per far fronte allo spreco di cibo.

“Fratelli la Bufala – Pizzaioli Emigranti” aderendo al tema di Expo2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” ha già da un anno dotato tutti i suoi locali nel mondo di un nuovo e innovativo cartone pizza pieghevole che può essere utilizzato anche per permettere ai clienti di portare a casa gli avanzi del pasto che non si è riusciti a consumare. Il cartone è igienico e certificato essendo rivestito all’interno di PET per garantire la tenuta di liquidi. Comodo e sicuro mantiene temperatura e umidità conservando al meglio freschezza e sapore degli alimenti.

“Non buttare, porta a casa!” è lo slogan con cui comunica ai propri clienti su ogni confezione che Fratelli la Bufala è contro ogni spreco alimentare, come è indicato anche sul retro dei menù. La sensibilizzazione della clientela verso un atteggiamento più consapevole è una testimonianza fattiva dell’attenzione per un tema così delicato per il pianeta. Secondo l’azienda, infatti, dare valore al cibo consente di ristabilire l’importanza della sua qualità per riscoprire al tempo stesso l’identità umana e sociale dell’individuo.

Quella di Fratelli la Bufala è la cucina della tradizione napoletana semplice e genuina a base di prodotti di qualità made in Italy e di agricoltura biologica, con una offerta unica e distintiva che pone al centro il bufalo con una selezione di piatti che godono delle caratteristiche peculiari dell’animale e delle sue produzioni: da un lato tagli di carne di bufalo allevato in Campania, tenera dal sapore gustoso ma delicato, altamente digeribile e con un basso tenore di colesterolo e contenuto calorico, dall’altro la Mozzarella di Bufala Campana, composta al 100% da latte di bufala, facilmente digeribile, con un ridotto contenuto di lattosio, sodio e colesterolo. Il menu servito ogni giorno a più di 10mila persone nei ristoranti sparsi in tutto il mondo comprende antipasti, primi piatti e secondi a base di carne di bufala, pizza Dop napoletana e dolci tipicamente partenopei. Così buoni nelle loro generose porzioni da non essere mai più lasciati nel piatto!
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“Un dì, felice, eterea. L’opera si veste di nuovo”. I costumi di Maria Callas perduti ricostruiti grazie a Fondazione Pasquinelli e Accademia Teatro alla Scala

Fino al 23 dicembre alla Fondazione Pasquinelli si tiene la mostra “Un dì, felice, eterea. L’opera si veste di nuovo”. Aperta il 10 in collaborazione con Accademia Teatro alla Scala nella sede della Fondazione in corso Magenta 42 a Milano, la singolare mostra vuole celebrare il mito di Maria Callas attraverso attraverso la ricostruzione di due costumi da lei indossati, disegnati da Lila de Nobili per la rappresentazione de La Traviata diretta da Luchino Visconti che andò in scena al Teatro alla Scala nel 1955. Andati irrimediabilmente perduti in circostanze ancora oggi non chiarite, sono stati realizzati dagli studenti del corso per sarti dello spettacolo nell’ambito del piano didattico sostenuto dalla Fondazione Pasquinelli.

La mostra rappresenta l’occasione per festeggiare un anno dall’inizio di un importante sodalizio tutto milanese tra la Fondazione Pasquinelli e l’Accademia Teatro alla Scala; la Fondazione infatti promuove un progetto triennale, in linea con il suo costante impegno verso i giovani, chiamato “Un patrimonio da tramandare – “A Scuola di Scala” destinato a sostenere alcuni dei corsi di palcoscenico dell’Accademia scaligera, corsi che si fondano sulla trasmissione del sapere artigianale e dell’abilità manuale, con una metodologia che, come nella bottega rinascimentale, privilegia il contatto diretto del maestro con l’allievo in un percorso di costante apprendimento quotidiano.

All’interno di questa tradizione di altissimo artigianato, il corso per sarti dello spettacolo, nato nel 1997 per volontà di Cinzia Rosselli, responsabile del Reparto sartoria del Teatro alla Scala e ancora oggi coordinatore tecnico del corso, permette di acquisire competenze specifiche per la realizzazione di abiti di scena attraverso un programma che abbraccia tutte le fasi di lavorazione del costume, dalla preparazione e confezione alla manutenzione e conservazione.

Nell’ambito del piano didattico, è nato il progetto di ricostruzione dei costumi disegnati dalla de Nobili, andati irrimediabilmente perduti in circostanze ancora oggi non chiarite. Gli allievi hanno compiuto un lavoro filologicamente accurato e corretto, attingendo sia alla documentazione fotografica dello spettacolo scaligero sia alla testimonianza della nipote del regista, Cristina Gastel Chiarelli. Sotto la supervisione dei docenti, fra cui si annoverano oltre a Cinzia Rosselli, Rita Citterio, responsabile del Magazzino Costumi del Teatro alla Scala ed esperta di tecniche di elaborazione costumi, Sabina Rostri, tagliatrice di costume storico-teatrale, Patrizia D’Anzuoni, responsabile del Reparto Sartoria Vestizione del Teatro alla Scala ed esperta di tecniche di elaborazione costumi, Maria Chiara Donato, esperta di costume storico teatrale e Pasqualina Inserra, docente di tecniche sartoriali, gli allievi hanno lavorato alle diverse fasi della creazione, dalla realizzazione dei prototipi in tela fino alla confezione e decorazione. Ciò è stato possibile anche grazie al contributo dell’azienda Taroni di Como e della Fondazione Lisio di Firenze, che hanno donato i tessuti, in raso di seta duchesse. La Fondazione fiorentina, in particolare, ha donato il tessuto damascato utilizzato per il costume nero, ricreando appositamente per il progetto il motivo del disegno originale.

La mostra offrirà al pubblico l’occasione di rivivere l’opera viscontiana attraverso le immagini storiche firmate da Erio Piccagliani, gentilmente concesse dall’Archivio Fotografico del Teatro alla Scala. Inoltre si potranno ripercorrere le fasi di lavorazione dei costumi attraverso le immagini realizzate da Siria Chiesa, ex allieva del Corso per fotografi di scena dell’Accademia.

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The World of Metamorphosis di Achim Freyer. Action painting domani alla galleria Erastudio dell’artista tedesco per il lancio di un nuovo brand di calzature di lusso.

Con due performance dal vivo alle 12 e alle 15 alla Erastudio Apartment-Gallery del grande artista tedesco Achim Freyer, debutta a Milano Moda Donna un nuovo shoe luxury brand. Opere neo espressioniste traslate in un progetto di calzature. O meglio, oggetti-arte da indossare.

Dopo aver dato vita a migliaia di rappresentazioni teatrali nel mondo, Freyer insieme al direttore dell’Opera di Seoul Sang Woo Lim, che torna alla passione di famiglia, idea un accessorio che contiene visione, sogno, ma è altresì “cutting edge”, portabile, attuale. L’arte in un oggetto semplice ed emozionale come la scarpa, con l’obiettivo di portare nella calzatura una vena artistica senza intaccare glamour e portabilità.

Accanto a loro, Atsushi Tanaka, designer giapponese passato per dieci anni alla scuola di Jimmy Choo, e un team di modellisti di Parabiago dall’esperienza ventennale, costruita accanto ai marchi iconici del fashion. Sostenuti da un gruppo di investitori coreano.

Il progetto, che viene presentato domani domenica 27 settembre con evento creato in collaborazione con Vogue Italia, si articolerà in tre collezioni dalla matrice e dal pregio diverso: Blue, Red e Black Collection.

Al centro della scena vivranno nove paia di calzature dalla morfologia diversa, l’una Fiore e l’altra Farfalla. Emblema della crisalide che prelude alla trasformazione e allo sbocciare del nuovo.
Dipinte a mano da Freyer con la sua verve alchemica di matrice espressionista con l’intento di spianare la via alla Blue Collection, che verrà presentata a Febbraio 2016.

Il messaggio universale che Achim Freyer porta alla moda vibra all’unisono con la finalità ultima dell’arte, quella di manifestare i moti dell’animo umano. La scarpa viene trattata come un proscenio usando codici bi-dimensionali, come nelle rappresentazioni teatrali del genio-Freyer e giocando su una commistione fra alchimie cromatiche e spontaneità naive.

Un’identità racchiusa perfettamente nella parola Sogno. La scarpa torna alla sua valenza simbolica di oggetto del desiderio non solo per il connotato estetico ma soprattutto per il messaggio emblematico che contiene. Butterfly, Flower, Juliet… ogni stagione esprimerà un archetipo, racchiuso nella gamma emozionale e funzionale di una collezione. Pochi pezzi, potenti. Sogno, Gioia, Post modernità, Bellezza, Visione, Unicità, saranno gli elementi fondanti dell’identità del marchio.

A New Luxury (Fashion) Brand has born.

BOERO ALLA TERZA EDIZIONE DI STREET PLAYERS, 13 – 14 giugno 2015


BOERO ALLA TERZA EDIZIONE DI STREET PLAYERS – IPPODROMO MILANO

CON L’APERTURA DEL CONCEPT STORE A MILANO BOERO PROTAGONISTA IN CITTA’. LA STORICA AZIENDA ITALIANA DEDITA AL COLORE DAL 1831 SPONSOR DELLA PIU’ GRANDE JAM SESSION DI GRAFFITI WRITING E STREET ART. UN SOSTEGNO ALL’ARTE CONTEMPORANEA CHE RENDE PIU’ BELLA MILANO.

Tre chilometri di muro da dipingere. Un gioco da ragazzi. Soprattutto per BOERO, la più antica azienda di vernici italiana, che è sponsor della 3a edizione di Street Players che si tiene a Milano sabato 13 e domenica 14 giugno lungo il muro dell’Ippodromo del Galoppo in Viale Caprilli e Via Diomede. L’associazione culturale Stradedarts – che da anni collabora con i migliori graffiti writer e street artist italiani – insieme a Società Trenno che, nata nel 1842, gestisce l’Ippodromo del Galoppo di Milano, darà vita alla più grande jam mai organizzata prima in Italia, con trecento graffiti writer e street artist provenienti da tutta Italia e dall’estero. Gli artisti, sulla base preparata con la pittura al quarzo GAMMA di BOERO – un prodotto per esterni dalle impareggiabili caratteristiche – interpreteranno il tema dei cavalli da corsa e della natura con il classico linguaggio del graffitismo e della street art. Stradedarts ha come obiettivo rendere visibili al vasto pubblico tutti quei talenti che, artisticamente nati per strada, sono diventati affermati esponenti della cultura urbana creando una vera e propria forma d’arte contemporanea che rappresenta il linguaggio creativo più innovativo e una delle correnti artistiche più alternative, universali e vicine al mondo dei giovani.
BOERO che già in passato si è impegnata in un progetto di abbellimento urbano ha voluto reiterare il suo contributo a Milano che la vede impegnata con il concept store aperto fino a fine ottobre in corso Garibaldi 34 in un periodo ricco di avvenimenti per la città, in primis Expo 2015. In negozio si ha la possibilità di provare texture, tinte, abbinamenti e scoprire le due collezioni Home, la già apprezzata linea Artdecor e la nuova Collezione Milano, pensate per gli addetti ai lavori ma anche per quanti sono alla ricerca di nuove ispirazioni per la propria casa. Si potrà “giocare” interattivamente con le nuance creando accostamenti di colore ed effetti unici e originali, ma anche acquistare prodotti per sperimentare prima di fare la scelta definitiva.
Alcuni street artist daranno poi vita ad una performance nel concept store BOERO nella seconda metà di giugno. Un appuntamento che si inserisce nel calendario di eventi in programma nella location per trasmettere lo spirito dell’azienda italiana leader del settore: BOERO ha già all’attivo più di cento progetti di riqualificazione di borghi e quartieri su tutto il territorio nazionale, come ad esempio le Cinque Terre, Camogli, Capri e Positano, solo per citarne alcuni, e migliaia di famiglie vivono in una casa dai colori BOERO.

INFO: Stradedarts – Largo dei Gelsomini, 6 – 20146 Milano – info@stradedarts.it – www.stradedarts.it
Alessandro Mantovani
Project Manager – 3356146950 alessandro@stradedarts.it
Marco KayOne Mantovani Art Director – 3355292840 marco@stradedarts.it
BOERO CONCEPT STORE – corso Garibaldi 34, Milano – tel. +39 3403735981
orari apertura fino al 31 ottobre 2015: lunedì 14:30 – 19:30, da martedì a sabato: 9:30 – 19:30 orario continuato