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Angela Florio con DecorAzione® raggiunge la quarta dimensione


Dai sistemi modulari per l’interior decoration, il design e la moda alle invenzioni artistiche fino alle mascherine anti Covid-19, un percorso in divenire che trova il suo compimento nell’evoluzione continua.

Veneziana d’origine, Angela Florio ama definirsi una decoratrice contemporanea. Vive e lavora a Milano, dove nel 2000 fonda DecorAzione®, un movimento di arte applicata agli ambienti in cui le donne e gli uomini vivono. Il suo atelier è nel cuore più antico della città, in via Santa Maria Fulcorina 20, dove hanno sede anche due realtà con cui collabora da anni, impegnate come lei nella promozione e valorizzazione del patrimonio culturale del distretto, 5VIE ART+DESIGN e SIAM la Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri di via Santa Marta.

La sua specialità è la progettazione e realizzazione di sistemi modulari per l’interior decoration, il design, la moda e l’arte. I suoi sistemi modulari si basano sull’utilizzo di modelli ornamentali che lei stessa inventa, perché possano essere trasferiti in ogni campo di applicazione artistica.

Ispirata dalle opere di Giorgio De Chirico e Hokusai, Angela Florio imprime alle sue creazioni uno stile contemporaneo nel quale, affascinata da sempre dall’influsso della quarta dimensione, riesce a conferire quella componente che costituisce lo spazio-tempo quadridimensionale unificato in cui occorrono ed esistono tutti gli eventi del nostro universo.

La decorazione applicata alle maschere anti Covid-19

Passato, presente e futuro si fondono nelle creazioni di Angela Florio trovando un nuovo significato. Come nelle mascherine anti Covid-19 che sta mettendo a punto insieme alla stilista Natascia Moscato di Nat Mos Lab, nascono dalla sua profonda esperienza e dalla costante ricerca dei materiali più attuali e moderni, anche e soprattutto ecosostenibili e non sintetici.

Fortemente consapevole della realtà cui viviamo, da anni i suoi progetti sono proiettati a creare valore attraverso la riscoperta delle tecniche artigianali del passato e dei mestieri antichi. Da veneziana ha accolto con entusiasmo l’idea di collaborare con Natascia Moscato di Nat Mos Lab per realizzare maschere che sono mascherine anti Covid-19. Venezia è nota per le maschere ma anche per la tradizione legata ai materiali e ornati spettacolari. “Già nel ‘700 a Venezia” racconta Angela Florio “si dava grande importanza alla luce, come quella degli specchi, che venivano realizzati per rendere l’immagine riflessa più brillante e satinata creando un effetto ‘soft focus’ ovvero tale da ridurre i contrasti dell’immagine mantenendo la definizione”.

Così, anche nello studio delle mascherine, Angela ha potuto recuperare e applicare quei principi che già da tempo appartengono ai suoi principi, come il Made in Italy e l’economia circolare per valorizzare il mercato interno.

Le mascherine, progettate durante il lockdown, saranno infatti autoprodotte dai due Atelier DecorAzione e Nat Mos Lab. Mascherine riciclabili, perché realizzate con tessuti naturali 100% cotone, in modo da poterle lavare e disinfettare. La decorazione è pensata come per una maschera settecentesca e sarà anche possibile personalizzarle con perline dorate per riprodurre proprio quell’effetto pensato per donare bellezza agli occhi degli antichi specchi veneziani.

L’impiego dell’oro è proprio una delle passioni di Angela. Tra le principali tecniche utilizzate c’è infatti la foglia d’oro che, con le lacche orientali e le incisioni, combinate ad un profondo studio del passato e a una lunga tradizione di ricerca e di sperimentazione, conferiscono ai suoi progetti un’irripetibilità degli effetti da rendere ogni opera una creazione unica.

Angela Florio e la decorazione d’interni.

Muri, soffitti, intere abitazioni prendono vita nuova sotto il suo magistrale tocco decorativo. Le palette ornamentali, serie di decori esclusivi, create da Angela Florio hanno trovato nell’interior decoration l’applicazione per eccellenza. Siano queste pittoriche o materiche, la loro realizzazione è sempre modellata e personalizzata in base agli spazi e alle richieste del committente garantendo un’opera finale unica e irripetibile.

Non ci sono limiti alle decorazioni di Angela Florio, che trovano espressione anche nei complementi e ornamenti d’arredo, tutti realizzati interamente all’interno dell’atelier. Pezzi della sua collezione privata e creati su commissione sono stati successivamente prodotti e commercializzati.

Come ad esempio Ramagè, un modello realizzato a penna 3D e prodotto in stampa 3D, il suo utilizzo è a parete o come centrotavola sostituendo le classiche candele. Natura Morta è un arredo ispirato a Giorgio Morandi, dove al posto delle bottiglie la tavola si orna di oggetti che si ispirano a dei giochi di carta. La realizzazione è in paper clay, legno tagliato a Laser Cut con applicazione di carte marmorizzate, o in plexiglas dipinto a mano.

Da questi suoi decori nascono anche le carte da parati in TNT, dall’effetto vellutato, ideali non solo per rivestire pareti ma persino mobili e oggetti. Alcune di queste nascono dalle matrici realizzate a mano, sempre su disegno esclusivo, utilizzate per stampare tessuti (textile design).

Le invenzioni artistiche

Ogni suo progetto si trasforma a contatto con la luce, cambiando con il passare del tempo e acquisendo significati diversi.

Arrás è il primo arazzo contemporaneo che racchiude in sé fili in fibra ottica, utilizzando per la prima volta e in modo del tutto inedito nella decorazione d’interni, un tessuto concepito 30 anni fa e perfezionato tecnicamente negli ultimi anni. Un progetto che parte innanzitutto dalla ricerca storica e artistica sugli arazzi: l’ispirazione nasce da una visita di Angela Florio a Palazzo Vecchio a Firenze, dove la la trama degli arazzi del Bronzino stimolano nell’artista la necessità di realizzare un arazzo contemporaneo attraverso l’utilizzo di un tessuto innovativo. Angela Florio rinnova così l’arazzo tradizionale: lo ricrea, lo reinventa, lo trasforma e lo riporta all’uso quotidiano, facendone un oggetto artistico da inserire nella casa dei nostri giorni creando un opera d’arte che grazie ai materiali futuristi utilizzati, durerà nel tempo. Ciascun arazzo del progetto Arràs rivela la sua unicità nel momento in cui è installato in un determinato spazio. E’ con lo spazio e con la luce di quell’ambiente che l’arazzo prende vita e mostra i suoi colori e la complessità della sua formazione. Gli arazzi sono creati a mano con procedure artigianali e personalizzati con il decoro scelto dal committente. Materiale: tessuto sintetico con fibra ottica composta a telaio con 4 led per due lati lunghi con la funzione di illuminare la fibra ottica presente nel tessuto. I colori del tessuto e dei led variano per ciascun’ opera.

Il Quadrolibro è una invenzione di Angela Florio che nasce dalla necessità di trasportare l’arte ovunque. Ogni Quadrolibro, realizzabile anche su commissione, è richiudibile in poco spazio, si apre come un tappetto e si appende come un quadro. E’ composto da singoli moduli di carta uniti tra loro con stoffa ed è riposto in un’elegante scatola. La sua dimensione da chiuso è quella di un foglio A4. La collezione riproduce alcuni particolari delle maggiori città italiane attraverso la tecnica della doratura con l’utilizzo di foglie d’oro e d’argento virate in mecca, segno dell’imprescindibile stile dell’artista. I lampi di luce e colore che emergono conferiscono all’opera una propria originalità e piena contemporaneità.

I Ritratti Contemporanei si caratterizzano per l’originalità interpretativa e la tecnica esecutiva utilizzata. L’immagine dell’individuo ritratto, tutta o in parte, è rappresentata per mezzo di linee ombre e colori. Il soggetto è visto dall’alto con tecnica prospettica “geografica”: le sue esperienze e la sua vita vengono racchiuse dentro forme sinuose. I fatti vissuti, incisi nell’anima, portano alla configurazione del proprio “io” con risultati variabilissimi, dipendenti dalla maggiore o minore percettibilità che l’artista è in grado di cogliere e d’ interpretare. La “regione interiore” viene riprodotta inizialmente con una configurazione orizzontale composta da linee che indicano i contorni della persona e poi attraverso una configurazione verticale rivolta al completo ottenimento delle forme. L’anima di colui che è ritratto, in base alle informazioni ottenute e il rapporto interiore che si crea tra il committente e l’artista viene così integrata da un metodo creativo di ricostruzione che va al di là delle forme estetiche. Il ritratto che emerge è “fisionomia e caratteristica psicologica” insieme. Il processo utilizzato è quello della doratura attraverso l’utilizzo di foglie di metallo, oro e argento, virate in “mecca” per un sapiente gioco di chiari e scuri a formare un nuovo e moderno stile ritrattista.

Angela Florio e la moda

Griffe conosciute hanno affidato ad Angela Florio l’ideazione artistica di intere collezioni: dal disegno iniziale alla realizzazione finale dei capi, personalizzando stili e accessori di moda.

Oggi realizza stole, scialli e sciarpe dove la base di partenza è sempre la creazione di una palette adattata ai diversi tessuti, ai loro tagli e ai colori che conferisce una unicità preziosa al risultato finale.

Nel lungo percorso professionale e artistico di Angela Florio si annovera anche una parentesi aziendale come Art Director la cui esperienza le permette di poter gestire in piena autonomia per sé e per conto terzi tutte le fasi del processo creativo: dall’ideazione della proposta creativa alla messa in produzione scegliendo e coordinando i relativi fornitori, garantendo e rispettando modalità e tempi di consegna.

Un percorso in divenire che trova il suo compimento nell’evoluzione continua.

Angela Florio e l’insegnamento. Come nasce l’Atelier del Di Più

Atelier del Di Più di DecorAzione, nasce dall’esperienza di insegnamento maturata negli anni da Angela Florio. Risalgono al 1997 i suoi primi corsi formativi di “Decorazione classica e contemporanea” presso l’Accademia del Restauro. Successivamente propone corsi sul “Colore contemporaneo e le sue regole” e progetti di trasformazione dell’ambiente patrocinati dalla Regione Lombardia.

La passione all’insegnamento porta Angela Florio a realizzare nell’Atelier del Di Più un laboratorio artistico dove come lei ama dire “si impara facendo”.

L’intento di Angela è infatti quello di proporre corsi monografici dedicati ad un massimo di cinque partecipanti, dove si predilige la nascita della relazione, l’ascolto, lo scambio delle esperienze. L’immersione nell’atmosfera da antica bottega artigiana come luogo dell’apprendere e del produrre, non pone limiti di età né di conoscenza, richiede solo l’essere animati dalla passione del fare.

I corsi proposti ad oggi, dove l’aspetto pratico è garantito dalla realizzazione e dalla consegna dell’oggetto finito, sono: Foglia Oro Contemporanea 1, Foglia Oro Contemporanea 2, Foglia Oro Contemporanea 3, Carte Marmorizzate, Stampa a Mano su Tessuto, Shibori Ecoprinting, Progettare il colore, Imitazioni Materiali, Trompe lʼoeil, Carta da parati dipinta, Il Metodo Creativo.

Occasionalmente Angela Florio ama organizzare i suoi corsi in esterno, in affascinanti location italiane che diventano lo sfondo imprescindibile per l’esercizio dell’arte.

Inoltre, tiene corsi alla SIAM La Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri di via Santa Marta a Milano.

Collabora anche con la Fondazione Cologni, un’istituzione privata non profit, nata a Milano nel 1995 al fine di promuovere un «nuovo Rinascimento» dei mestieri d’arte. Per la rubrica Segreti del Mestiere, ha recentemente realizzato un tutorial sulla decorazione dei tessuti con l’antica arte giapponese dello Shibori pubblicato su Facebook:

Siamo giunti al nostro quinto appuntamento con i tutorial della rubrica #SegretidelMestiere, un appuntamento per…

Gepostet von Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte am Mittwoch, 27. Mai 2020

IBISPACE DESIGN

Ho conosciuto l’urban artist spagnolo Antonyo Marest lo scorso giugno a Barcellona. C’è stato feeling immediato, quello che nasce tra persone appassionate e professionali, curiose e vitali. Antonyo mi ha subito espresso il suo desiderio di venire a Milano, dove non ha mai lasciato il suo segno forte e pieno di allegria. Avvicinandosi il Salone del Mobile sono riuscita ad accontentarlo!

Per la prima volta presente alla Milan Design Week, nel nuovo Rainbow District Milano in Porta Venezia, la catena ibis, parte del gruppo AccorHotels, ospita all’hotel ibis Milano Centro una sua installazione site-specific.

Creando l’IBISPACE DESIGN alla fine mi sono ritrovata a curare la sua prima mostra a Milano. Ispirata al Tropicalismo dal 17 aprile campeggerà sulle vetrine di via Lazzaretto e nel cortile di ingresso dell’hotel. Tra i motivi più rappresentati nel lavoro di Antonyo Marest c’è la figura geometrica pseudo-triangolare che rappresenta un secchio in equilibrio – simbolo della crescita personale e del positivismo che resta incrollabile contro tutte le probabilità – e il riferimento al gruppo Memphis, il movimento di progettazione architettonica e industriale di grande influenza negli anni ’80. Nelle sue opere si vede come la combinazione “memphis” si mescola con forme impossibili, colori esagerati e diseguali facendo riferimento alla lotta e alla comunione di stili, movimenti e tendenze nell’arte. Risultando perfettamente integrato nello spirito del nuovo distretto.

All’interno, l’IBISPACE DESIGN è caratterizzato dal coinvolgimento di aziende di illuminazione e arredamento che personalizzano l’ibis Milano Centro per una settimana, rendendo la location uno dei punti di attrazione per gli amanti dell’arte e del design.
Dalla lounge alla reception, dal giardino al bar dell’hotel, si incontrano tra gli altri pezzi in esposizione le lampade di FERROLUCE handmade light, che sostituiscono temporaneamente tutte quelle del layout originale caratterizzando con il proprio stile vintage e underground lo spazio. Anche il Bistrò&Bar LINEAUNO, che prende ispirazione dal ‘Carrelli’, il caratteristico tram milanese costruito negli anni Trenta di passaggio accanto all’hotel, è ideale per esporre le lampade della linea Retrò in ceramica effetto trompe-l’œil dell’azienda friulana. Le panche sono di COOLWOOD, azienda sostenibile catalana che produce mobili in legno riciclato proveniente dal recupero di vecchio legname; è una Ecolabel impegnata anche nella riforestazione con alberi che non saranno impiegati per fini commerciali.

Della designer Manuela Bucci la poltroncina Papillon disegnata per PIUMA e il progetto Île Flottante premiato lo scorso anno con il Red Dot Award Award | Design Concept 2017. E dall’incontro con Manuela è nata una versione speciale della sua Île Flottante con disegno espressamente realizzato da Antonyo, che sarà possibile vedere in anteprima al fuorisalone.

Antonyo Marest è nato nel Mediterraneo nel 1987 e risiede a Madrid. Ha viaggiato in tutto il mondo, assorbendo la cultura della grafica dall’America all’Europa Centrale. Tra le sue opere creative ci sono diverse esposizioni che hanno il merito di trasportare il suo talento dall’interno di un museo alla strada per far condividere la sua arte con il pubblico nella forma di pittura, scultura e fotografia. Oltre alla street art e ai graffiti, notevoli sono i suoi progetti di design industriale, per l’interior, il tessile e l’abbigliamento, i lavori di grafica e personalizzazione, le copertine di album, i poster, il merchandising, le campagne di marketing. Attualmente sviluppa i suoi progetti con il collettivo chiamato NOVO111.

IBISPACE DESIGN
17-22 aprile 2018 h. 10.00-20.00

Cocktail venerdì 20 aprile h. 19.00-22.00

c/o IBIS MILANO CENTRO
Via C. Finocchiaro Aprile, 2 – 20124 Milano
Tel. (+39) 02 63 151
email: h0933-bo@accor.com
ibis.com

ph_COOLWOOD

ph_Feroluce retro C1650(VIR) low

ph_Ferroluce retro_Industrial low

ph_Ile_Flottante_ManuelaBucci_14 low

ph_Papillon_ManuelaBucci_3

RECEPTION
RECEPTION

http://www.accorhotels.com/0933
http://www.accorhotels.com/0933

“FROM HERE ON”, l’attivismo sociale in difesa della libertà e dei diritti umani nella mostra personale di FRANCESCA GALLIANI dedicata a New York e al movimento transgender

In occasione della Milan Fashion Week dedicata alla moda uomo, inaugura venerdì 12 gennaio alle 18.30 allo spazio M.A.C. Musica Arte Cultura di Milano “FROM HERE ON”, mostra monografica dedicata all’artista Francesca Galliani, che torna in Italia con un progetto speciale in esclusiva per MANINTOWN, online e onpaper magazine di lifestyle maschile. La personale dedicata a Francesca Galliani, curata da Federico Poletti, presenta due serie inedite, una composta da ritratti di uomini e donne transgender e una legata alla continua evoluzione di New York, che esplorano tematiche centrali nell’estetica dell’artista.

Sin dagli anni Novanta l’artista ha mostrato tramite le sue opere, la forza, la dignità e la bellezza di uomini e donne transessuali, che vivono ai margini delle tradizionali categorie con cui definiamo la società e i ruoli. Storie di coraggio che celebrano la diversità e il diritto di essere veramente se stessi, un omaggio alla fragilità, alla fugacità e alla natura sempre mutevole di identità e memoria. Commenta la stessa Galliani: “Le mie radici sono italiane, Milano è il mio passato, vive ancora dentro di me in un posto remoto, non dimenticato, ma oggi sono orgogliosamente newyorkese. Devo così tanto a questa città. Mi è stata di fondamentale aiuto per arrivare a conoscermi, accettare e celebrare chi sono. È una città che pulsa di libertà, tolleranza, accettazione, apertura mentale e che celebra le differenze. New York è una città che prospera e si espande proprio grazie alle differenze, alle diverse culture e religioni, alla sessualità e al gender. Molto è stato fatto per i diritti e l’accettazione LGBTQ, ma abbiamo ancora molta strada da fare. Sfortunatamente, c’è ancora molta violenza, in particolare verso le donne trans di colore. Per quanto riguarda il mio lavoro, voglio far emergere la bellezza e la dignità di queste persone che sono state rifiutate dalla società. L’educazione, l’arte, le manifestazioni in difesa dei nostri diritti, tutto contribuisce al progresso”.

“Sono davvero orgoglioso di aver potuto lavorare su questo progetto con Francesca Galliani – dichiara Federico Poletti, direttore di MANINTOWN – per portare a Milano e nel magazine che girerà tutto il mondo un contenuto non solo di grande valore artistico, ma anche con forte valenza sociale. Un messaggio sulla cultura della diversità, sul coraggio e sui diritti umani che sento molto vicino alla filosofia di MANINTOWN”.

Le opere di Francesca Galliani sono costruite su sofisticati giochi di sovrapposizioni tra fotografia e interventi pittorici, lettering con messaggi di forte impatto politico e sociale e grafiche tratte da pubblicità e giornali d’arte, storia e letteratura. Il risultato è sempre di grande intensità narrativa e simbolica, grazie anche alle manipolazioni degli elementi chimici in camera oscura.

“Quando Galliani ritrae la città di New York, sua patria adottiva e fonte primaria della sua produzione artistica, non si concentra solo sui famosi, iconici, punti d’attrazione che tutti conosciamo come la Grand Central Station o la Statua della Libertà. Cattura anche la New York che sta scomparendo, persa fra spostamenti demografici o inglobata dallo sviluppo commerciale. Le facciate di negozi in disuso, murales dipinti a mano, vecchi hotel i cui giorni di gloria sono passati o inquilini, con fortuna avversa, ormai andati via da lungo tempo. Attraverso i suoi occhi si scopre una New York da noi sconosciuta, ma che è quella amata dalle persone che ancora popolano le sue vie. L’artista mostra le pieghe nascoste dell’esperienza umana, gli angoli bui ma evocativi dove si incontrano e pulsano pieni di mistero romanticismo e grinta di una città in continuo mutamento”, ha detto di lei la curatrice americana Peggy Fogelman.

“Come artista – sostiene Francesca Galliani – ho la responsabilità di difendere la libertà di espressione, i diritti umani fondamentali e la libertà civile e politica che è tuttora soppressa nella nostra società moderna, che purtroppo ha fatto grandi passi indietro dopo i risultati delle ultime elezioni americane. Storicamente è una realtà che l’arte aiuti a cambiare il mondo e la mia intenzione e passione è quella di contribuire a questo cambiamento con i miei lavori”.

Francesca Galliani è seguita dal gallerista Davide Campi dal 2015 a Ibiza dove, dopo vent’anni dedicati alla fotografia come agente e mosso da una grande passione per le foto artistiche, ha aperto la sua prima galleria d’arte portando quella fine eleganza che costituisce il gusto italiano per la bellezza e la dolce vita. Un punto di riferimento oggi per l’isola e i suoi frequentatori internazionali con mostre dedicate a grandi artisti contemporanei a partire da quelle di alcuni artisti legati a Campi da un lungo rapporto professionale quali oltre a Francesca Galliani, Hugh Arnold, Salvatore Arnone, Matthew Broussard, Rachel Dubbe, Christian Houge, Sonia Marin, Marta Piazza, Mr_Reychel, Francesca Romano e Kike Suay.

Francesca Galliani – “From Here On” a cura di Federico Poletti
M.A.C. Musica Arte Cultura, Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano

Opening su invito venerdì 12 gennaio 2018 dalle 18.30 alle 00.30
Mostra aperta fino a martedì 16 gennaio

Orari mostra:
Sabato 13 gennaio: dalle ore 17 alle ore 20
Domenica 14 gennaio: dalle ore 14 alle ore 19
Lunedì 15 e martedì 16 gennaio: dalle ore 10 alle ore 19

per maggiori informazioni: davidecampigallery.com
FB: facebook.com/DavideCampiGallery/?fref=ts
IG: instagram.com/davidecampigallery/?hl=it

sito e social MANINTOWN:
https://www.facebook.com/manintown.italia
https://www.instagram.com/manintownofficial/

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Fondazione Pasquinelli cinque anni di progetti culturali per l’arte e la musica con particolare attenzione al sociale

logoFPLa Fondazione Pasquinelli, impegnata fin dalla sua creazione a sostenere progetti culturali per l’arte e la musica con una costante attenzione al sociale, nasce nel 2011 per onorare la memoria di Francesco Pasquinelli, imprenditore milanese con una forte passione per la cultura, una profonda conoscenza della musica e dell’arte, di cui fu attento collezionista. L’ispiratrice di questo percorso è Giuseppina Antognini, sua compagna di vita, svizzera originaria di Torre Val Blenio, ma milanese da quarant’anni.

La Fondazione persegue finalità di solidarietà sociale nell’ambito della beneficenza, dell’educazione, dell’istruzione, della cultura con particolare riguardo alla musica ed alla pittura, rivolgendosi soprattutto ai giovani e agli anziani, che si trovano in situazioni di svantaggio fisico, psichico, economico, sociale o familiare, e che per doti o propensioni risultano meritevoli di assistenza ed aiuto anche materiale.

La sede, in corso Magenta 42, è stata inaugurata nel settembre 2013, nei locali dove la famiglia Pasquinelli visse.

Le aree di intervento si sviluppano nel campo della musica, dell’impegno sociale e dell’arte e i principali progetti sostenuti in questi anni di attività sono:
MUSICA. Nel campo musicale la Fondazione si propone di essere attiva nel ricordo del Maestro Pasquinelli, valente concertista nella sua giovane età e di fare proprio il pensiero del Maestro Claudio Abbado: fare musica insieme, è di fatto la più efficace educazione alla vita comunitaria, al rispetto, alla disciplina, e soprattutto all’ascolto reciproco.

– Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili in Italia
La Fondazione sostiene e ospita a Milano, negli spazi di Corso Magenta, il presidio lombardo del Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili in Italia, fortemente voluto dal Maestro Abbado, per promuovere la cultura musicale secondo un progetto integrato. In quest’ambito, nel 2013 è stata fondata la PYO – Pasquinelli Young Orchestra per bambini dagli 8 ai 12 anni. Il Sistema è ispirato al modello operativo da oltre 35 anni in Venezuela, fondato da José Antonio Abreu, che ha riscosso i più grandi successi come sistema sociale integrato di formazione musicale che emancipa i giovani dalla strada e dalla criminalità, offrendo loro un’occasione di riscatto con la possibilità gratuita di accedere alla cultura Fondazione Pasquinelli condivide con il Sistema la finalità di promuovere, anche tramite iniziative didattiche interdisciplinari, la conoscenza della musica, delle arti e della cultura quali fattori di sviluppo sociale e di dialogo tra gli individui. Anche in Italia si è sviluppata la volontà di dare inizio a una nuova stagione di rinnovamento sociale basato sulla fondamentale esperienza della musica.

http://www.sistemalombardia.eu/

– Fondazione Antonio Carlo Monzino
La Fondazione ospita in comodato la sede della Fondazione il cui principio ispiratore è il diffondere l’apprendimento della musica, fin dall’infanzia, come insostituibile componente formativa nella nostra educazione per la funzione che la conoscenza del linguaggio e la pratica musicale, possono svolgere nell’ambito dello sviluppo cognitivo e comportamentale della persona. Sul piano relazionale, fare musica, favorisce l’autostima, la comunicazione non verbale, l’aggregazione sociale e multiculturale, consente la prevenzione ed il recupero dal disagio esistenziale, anche nell’ambito di patologie degenerative gravi

IMPEGNO SOCIALE. Fondazione Pasquinelli è particolarmente sensibile ai problemi sociali e culturali del proprio tempo e dedica speciale attenzione ai giovani e agli anziani, categorie maggiormente esposte alle variazioni del contesto economico ed occupazionale.
La scelta di occuparsi di giovani e anziani e delle possibili linee di azione nei loro confronti nasce da un’attenta considerazione del territorio lombardo, ambito sociale in cui la Fondazione opera.
In questo contesto, la Fondazione si pone come presenza attiva, responsabile, concreta nella volontà di mettere a disposizione risorse per la realizzazione di iniziative che rispondano ai bisogni sociali oggi così presenti.

– Università Bocconi
Sostiene dal 2011, annualmente, dieci borse di studio biennali a studenti meritevoli, provenienti da famiglie con basso reddito, i quali, oltre ad un ottimo curriculum scolastico,
abbiano comprovati interessi in ambito artistico, culturale e sociale, e che intendono frequentare il Corso di Laurea Magistrale.

– Associazione Chiamale Storie
Con un approccio interdisciplinare, amalgamando insieme le esperienze proprie delle arti visive e dei nuovi media, la Fondazione sostiene il progetto MEMOMI, un museo virtuale, realizzato tramite “la televisione della memoria”, una web tv accessibile liberamente, proponendo tanti canali quante sono le vie d’accesso alla conoscenza di Milano: personaggi, luoghi, istituzioni, storia, spettacolo, cultura. La documentazione storica è il frutto del lavoro di rete tra archivi, musei, istituzioni e fondazioni, con una particolare attenzione rivolta alle scuole e agli insegnanti, per creare palinsesti dedicati alle lezioni del giorno dopo.

– Accademia del Teatro alla Scala
Fondazione Pasquinelli si impegna a sostenere i capitoli di attività contenuti nel progetto “Un patrimonio da tramandare. A Scuola di Scala” che, strutturato in un percorso triennale, intende contribuire in maniera sostanziale a garantire la diffusione del patrimonio artistico e artigianale del Teatro alla Scala presso le nuove generazioni. Per il 2015 – 2016 è in corso la Masterclass: “La Scala dei Costumi – La tradizione secolare del Teatro alla Scala”.

– Ultrafragola
La Fondazione sostiene la prima web TV dedicata all’arte, alla cultura e al design in Italia.

– Piccolo Teatro di Milano
“Mai come in questo momento il teatro – così come la musica e l’arte – hanno bisogno di essere trasmessi come valori e bagaglio culturale alle nuove generazioni, soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione utilizzati dai giovani”. Con queste parole Giuseppina Antognini, presidente della Fondazione Pasquinelli, ha commentato la decisione di sostenere la web tv del Piccolo Teatro di Milano che, attraverso internet, “diffonde contributi culturali che il teatro produce durante le proprie stagioni”.

– Associazione Sulleregole
La Fondazione sostiene il progetto dell’Associazione Sulleregole, che nasce dall’incontro con Gherardo Colombo che, lasciata la magistratura, si è voluto impegnare a stimolare la riflessione sul senso della giustizia, sulla conoscenza della Costituzione e sul rispetto della legalità, valendosi anche di una ininterrotta serie di incontri che hanno coinvolto soprattutto i giovani (oltre alla significativa presenza quotidiana nelle scuole, nel 2014 l’evento pubblico ha visto collegati in streaming 130 teatri, presenti 24.000 studenti), sul presupposto che proprio l’approfondimento di questi temi contribuisca a modificare l’atteggiamento negativo che tanti hanno nei confronti delle regole. “Se i cittadini non comprendono le regole essi tendono ad eludere le norme quando le vedono faticose e a violarle quando non rispondono alla loro volontà. Perché la giustizia funzioni fuori e dentro i tribunali, perché ci sia giustizia è necessario che cambi tale rapporto”. Il percorso che Gherardo ha intrapreso si fonda sulla convinzione che la direzione sia indicata dal riconoscimento reciproco, che si sostanzia nel rispetto della dignità della persona, di qualunque persona in quanto tale, direzione che peraltro segue la via tracciata in tal senso dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Ciascuno di noi è chiamato a contribuire alla sua realizzazione, nel suo quotidiano, nella sua famiglia, nel suo lavoro, nella sua scuola, fiducioso e consapevole del fatto che un così profondo cambiamento culturale non può essere attuato a breve termine. E la Fondazione desidera partecipare al sostegno di tale cambiamento culturale.

– Basilica Santa Maria delle Grazie, Milano – Lezioni di storia
Un ciclo di lezioni dal titolo “ISLAM E OCCIDENTE” che nasce dall’intenzione di raccontare un confronto millenario di culture e religioni. Non solo guerre e scorribande ma anche molteplici occasioni di scambi fecondi e amichevoli. Un modo per sottrarci ai pregiudizi alimentati dalla strategia comunicativa dei moderni terroristi e diffusi da chi specula sulle nostre paure.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Milano, ideata e progettata dagli Editori Laterza in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera e i Padri Domenicani del Centro culturale “Alle Grazie”, realizzata con il sostegno della Fondazione Pasquinelli e di Rodrigo Rodriquez.

– Associazione Cani Dentro Onlus
Svolge specifica attività che si avvale degli Interventi Assistiti con gli Animali per apportare un contributo di benessere al mondo della sofferenza in generale, con lo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone con disagi sociali, psichici o fisici attraverso la presenza del cane e la relazione con lui.
Con il sostegno della Fondazione, si sono così sviluppati tre progetti con destinatari:
• ragazzi ospiti della Comunità psichiatrica protetta Cascina Cantalupa, dell’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano
• anziani ospiti in una residenza protetta a Malnate (VA)
• carcerati, progetto Cani Dentro, Carcere di Bollate.

– Start Cup
Ha sostenuto l’iniziativa promossa dal sistema universitario lombardo, per stimolare e accompagnare le start-up imprenditoriali di giovani laureati e ricercatori.

ARTE. Nel campo artistico, la Fondazione si propone di intervenire soprattutto nel solco degli interessi di Francesco Pasquinelli, importante collezionista di arte visiva italiana e internazionale del ‘900. Sarà questo l’ambito temporale privilegiato di intervento della Fondazione, esercitato principalmente in due aree:
– la divulgazione della conoscenza del patrimonio artistico, attraverso l’organizzazione in prima persona di mostre ed esibizioni di opere di primaria importanza, di conferenze e piccoli convegni dedicati alle opere esposte, e – più in generale – di attività volte alla pubblicizzazione di quanto esibito;
– in linea con l’attenzione ai giovani delle altre attività della Fondazione, sarà inoltre dato particolare rilievo al mondo giovanile in due direzioni:
− l’incoraggiamento alla creatività delle giovani generazioni, con il finanziamento di nuove opere che possano contribuire a ridecorare il panorama urbano;
− la formazione, attraverso iniziative didattiche e ludiche – dedicate in particolare al mondo della scuola primaria – in parallelo con l’attività musicale.

– Arte in una stanza
Una prima sezione è quella che riguarda l’arte quale stimolo per una riflessione e apertura dell’animo al bello: da qui nasce il ciclo di mostre L’arte in una stanza che risponde al desiderio, non solo divulgativo, di raggiungere un pubblico giovane nel quale stimolare interesse e curiosità anche attraverso iniziative formative. L’apertura di uno nuovo spazio espositivo è un altro regalo alla città di Milano nel piano delle attività della Fondazione Pasquinelli e il ciclo di mostre rappresenta l’elemento di continuità con l’amore per l’arte coltivato durante tutta la vita da Francesco Pasquinelli. Nel periodo delle sette esposizioni, che si susseguiranno in primavera e in autunno fino al 2017, verranno mostrate al pubblico le preziose opere che Pasquinelli aveva collezionato e che sono ora di proprietà di Giuseppina Antognini, sua compagna ed erede e presidente della Fondazione. Non si può non riconoscere nel progetto – condividere con i concittadini, e non soltanto una passione privata – una tradizione molto civile anche tipicamente milanese che ha visto importanti famiglie offrire generosamente alla città e ai suoi abitanti luoghi e opere d’arte di grande ricchezza e valore.

– Street Art
La valorizzazione di sinergia tra arte e dialogo sulle regole ha contribuito a ideare e realizzare il progetto “Writers on writing” (maggio 2015) di riqualificazione urbana, che vede operare tre writers che hanno rappresentato figurativamente, su una porzione del muro perimetrale di uno storico centro sportivo a Milano, la relazione tra arte, strada, sport e legalità, con affiancamento di testi che evidenziano il connubio sport e legalità, predisposti dall’Associazione Sulleregole. Da qui, poi, una nuova esperienza dedicando una mostra personale nei propri spazi all’artista KayOne che si è proposto per “…portare l’energia della strada in una casa della borghesia illuminata milanese..” attraverso una riflessione sui “Moti dell’animo”.

– Didattica
La sezione didattica, dedicata a un pubblico dai 6 ai 10 anni, offre ai bambini la possibilità di avvicinarsi all’arte del Novecento divertendosi, con l’organizzazione, per le scuole primarie e per bambini con le famiglie, di visita alle opere delle mostre “Arte in una stanza” e la realizzazione di laboratori creativi.

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BOERO ALLA TERZA EDIZIONE DI STREET PLAYERS, 13 – 14 giugno 2015


BOERO ALLA TERZA EDIZIONE DI STREET PLAYERS – IPPODROMO MILANO

CON L’APERTURA DEL CONCEPT STORE A MILANO BOERO PROTAGONISTA IN CITTA’. LA STORICA AZIENDA ITALIANA DEDITA AL COLORE DAL 1831 SPONSOR DELLA PIU’ GRANDE JAM SESSION DI GRAFFITI WRITING E STREET ART. UN SOSTEGNO ALL’ARTE CONTEMPORANEA CHE RENDE PIU’ BELLA MILANO.

Tre chilometri di muro da dipingere. Un gioco da ragazzi. Soprattutto per BOERO, la più antica azienda di vernici italiana, che è sponsor della 3a edizione di Street Players che si tiene a Milano sabato 13 e domenica 14 giugno lungo il muro dell’Ippodromo del Galoppo in Viale Caprilli e Via Diomede. L’associazione culturale Stradedarts – che da anni collabora con i migliori graffiti writer e street artist italiani – insieme a Società Trenno che, nata nel 1842, gestisce l’Ippodromo del Galoppo di Milano, darà vita alla più grande jam mai organizzata prima in Italia, con trecento graffiti writer e street artist provenienti da tutta Italia e dall’estero. Gli artisti, sulla base preparata con la pittura al quarzo GAMMA di BOERO – un prodotto per esterni dalle impareggiabili caratteristiche – interpreteranno il tema dei cavalli da corsa e della natura con il classico linguaggio del graffitismo e della street art. Stradedarts ha come obiettivo rendere visibili al vasto pubblico tutti quei talenti che, artisticamente nati per strada, sono diventati affermati esponenti della cultura urbana creando una vera e propria forma d’arte contemporanea che rappresenta il linguaggio creativo più innovativo e una delle correnti artistiche più alternative, universali e vicine al mondo dei giovani.
BOERO che già in passato si è impegnata in un progetto di abbellimento urbano ha voluto reiterare il suo contributo a Milano che la vede impegnata con il concept store aperto fino a fine ottobre in corso Garibaldi 34 in un periodo ricco di avvenimenti per la città, in primis Expo 2015. In negozio si ha la possibilità di provare texture, tinte, abbinamenti e scoprire le due collezioni Home, la già apprezzata linea Artdecor e la nuova Collezione Milano, pensate per gli addetti ai lavori ma anche per quanti sono alla ricerca di nuove ispirazioni per la propria casa. Si potrà “giocare” interattivamente con le nuance creando accostamenti di colore ed effetti unici e originali, ma anche acquistare prodotti per sperimentare prima di fare la scelta definitiva.
Alcuni street artist daranno poi vita ad una performance nel concept store BOERO nella seconda metà di giugno. Un appuntamento che si inserisce nel calendario di eventi in programma nella location per trasmettere lo spirito dell’azienda italiana leader del settore: BOERO ha già all’attivo più di cento progetti di riqualificazione di borghi e quartieri su tutto il territorio nazionale, come ad esempio le Cinque Terre, Camogli, Capri e Positano, solo per citarne alcuni, e migliaia di famiglie vivono in una casa dai colori BOERO.

INFO: Stradedarts – Largo dei Gelsomini, 6 – 20146 Milano – info@stradedarts.it – www.stradedarts.it
Alessandro Mantovani
Project Manager – 3356146950 alessandro@stradedarts.it
Marco KayOne Mantovani Art Director – 3355292840 marco@stradedarts.it
BOERO CONCEPT STORE – corso Garibaldi 34, Milano – tel. +39 3403735981
orari apertura fino al 31 ottobre 2015: lunedì 14:30 – 19:30, da martedì a sabato: 9:30 – 19:30 orario continuato