nuova mission: connettere idee e persone!
Un’altra settimana è quasi passata e il primo pensiero va sempre a quanti stanno soffrendo e a quanti stanno lavorando. Oltre alla gratitudine per chi si espone ai rischi in modo che possiamo continuare a vivere una vita più o meno normale, seppur con i limiti che responsabilmente accettiamo, penso ai sentimenti che tutti stiamo provando, in particolare alla consapevolezza e alla compassione.
Perché sia di ispirazione per tutti noi, ho scelto il video di Matias De Rada (per vederlo basta cliccare sulla foto qui sopra) e ti lancio un’idea: scrivimi cosa ti manca di più e che #torneremoa fare.
Condividiamo, collaboriamo… Quante belle parole iniziano con il prefisso CO, però ve ne sono anche altre che oggi incutono timore come Coronavirus, Covid-19 e stress come coabitare, controllare, cospirare… Parole e azioni che ci accomunano.
Parole della contemporaneità che stiamo vivendo, ben descritta da Gilberto Squizzato, giornalista, regista e insegnante presso Centro sperimentale di cinematografia, nel lungo post dal titolo “La società cellulare“, di cui prendo in prestito il pensiero.
Ma è su due parole che vorrei soffermarmi, due parole che mi appartengono più di altre, che sono il perno della mia vita, personale e lavorativa: comunicare e collegare/connettere. A partire da queste parole vorrei passare all’azione, perché presto torneremo a riappropriarci di vecchie abitudini, ma soprattutto a intraprendere nuove strade.
Personalmente continuerò a comunicare, è il mio lavoro, ma è sulla seconda abilità che voglio concentrarmi per costruire il mio futuro, anche lavorativo. Collegare pensieri in modo creativo e connettere persone, perché nascano nuovi progetti e collaborazioni.
Pensando al futuro, voglio anticiparti qualcosa del progetto Blurring the Lines. Fostering talent and networking in visual culture recita il payoff, si tratta infatti di un progetto internazionale che punta a mettere in rete le scuole di arti visive e a premiare i talenti e i image-maker del futuro. Tra i giovani fotografi, tutti bravissimi, ho scelto Petri Juntunen uno dei finalisti dell’edizione 2019 con il lavoro “At the Heart of it All”.
Blurring the Lines è curato e coordinato da Steve Bisson, docente di fotografia al Paris College of Art e Direttore di Urbanautica Institute. Tra i lavori presenti sul sito, Upbringing di Julia Gat, ti segnalo una serie di fotografie scattate tra il 2010 e il 2020 per illustrare l’importanza dell’educazione nell’infanzia ovvero nella fase in cui si definisce il nostro posto nella società, sia individualmente che collettivamente. Uno stimolo a tornare, attraverso le immagini, al proprio bambino interiore e riflettere sul rapporto che abbiamo con l’ambiente e il mondo che ci circonda.
Pensate alle cose belle, sognate e prendetevi cura di voi, delle persone a cui volete bene e… restiamo in contatto!
Un abbraccio virtuale.
Guendalina
Let’s keep #speakingtogether!